Zaro è una delle località più conosciute dell'isola d'Ischia. Il belvedere intitolato a Josemaria Escrivà de Balaguer, il bosco, le apparizioni della Madonna di Zaro, la Colombaia di Luchino Visconti, i Giardini La Mortella e gli hotel presenti in zona sono tutti elementi che concorrono alla notorietà di questo "polmone verde" che arriva fin su la spiaggia di San Montano, al confine tra Forio e Lacco Ameno.
Eppure c'è dell'altro. I suoi scogli, da sempre, sono "esclusiva" di quei bagnanti che non amano la "solita" spiaggia con l'ombrellone. Fino a qualche anno fa, la scogliera di Zaro, insieme a una piccola spiaggia ormai scomparsa sotto il "Becco dell'Aquila" a Forio, era una delle mete preferite dai naturisti in vacanza sull'isola d'Ischia. Non che la località avesse questa specifica vocazione, però capitava di trovarvi esponenti di questo movimento filosofico-culturale assai in voga negli anni '70 del secolo scorso. Sicuramente "incoraggiati" nella scelta dalla non facile accessibilità dell'area.
Gli scogli di Zaro non sono infatti una spiaggia per famiglie con bimbi al seguito, nè tantomeno sono adatti agli anziani. Occorre un minimo di dimestichezza a camminare sulle rocce per godere a pieno del mare e del sole della costa nord-occidentale dell'isola d'Ischia. Naturalmente - ed è l'altra avvertenza - solo se il mare è calmo, e più in generale la giornata adatta a fare il bagno tra le rocce. Al resto ci pensa la natura generosa di Ischia che qui ha levigato gli scogli per favorire la formazione di piccole piscine naturali che il sole provvede velocemente a riscaldare.
Non solo mare. Il pendio sopra gli scogli di Zaro è uno dei posti migliori per fotografare il celebre tramonto foriano. Certo il Soccorso, o la poco distante spiaggia di San Francesco non sono da meno, però lo scenario naturale, le rocce, il sole che scompare sotto la linea dell'orizzonte ci raccontano del paesaggio vulcanico di Ischia, in grado di regalare scatti unici che rendono meglio di tante parole la "grande bellezza" dell'isola più grande del Golfo di Napoli. In questo caso - solo in questo caso - il mare agitato assume una diversa connotazione, carica di risonanze affettive e ambientali che catturano l'attenzione di curiosi, turisti e residenti.
Arrivare agli scogli di Zaro non è difficile. Le linee autobus CD (circolare destra), CS (circolare sinistra) e numero 1 fermano all'ingresso della strada intitolata a Sir William Walton, il proprietario, scomparso, dei magnifici Giardini La Mortella. È sufficiente proseguire dritti fino al belvedere e di lì fino a uno pianoro sterrato adibito dai locali in un piccolo campo di bocce all'aperto. Con la macchina la strada è la stessa, basta seguire le indicazioni per La Mortella, proprio di fronte l'Hotel Parco dei Principi, un quattro stelle ideale per i pellegrini che sempre più numerosi accorrono per visitare il santuario della Madonna che dal 1994 apparirebbe tra le rocce del vicino bosco.
Non Vi resta che venire. Vi aspettiamo!!!
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