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Cosa si mangia a Carnevale a Ischia

Il Carnevale ischitano a tavola

Cosa c'è di meglio del buon cibo e della convivialità di una bella tavola per "sospendere" il carico di preoccupazioni e sfide che la vita ci riserva quotidianamente? E siccome il significato profondo del Carnevale sta proprio in questa "sospensione", ecco che la festa si accompagna da sempre ad alcune pietanze irrinunciabili. A Ischia i piatti tipici del Carnevale sono gli stessi di Napoli, vale a dire lasagna, chiacchiere e migliaccio. Scontato dire che le varianti sul tema sono pressoché infinite, però, grosso modo, il pranzo di Carnevale gira attorno queste tre prelibatezze. Piatti che, come nella migliore tradizione partenopea, hanno due pregi fondamentali: sono facili da preparare e buonissimi da mangiare.



La lasagna

La lasagna è un "piatto unico" sia per apporto calorico che per bontà. Come abbiamo già ribadito sopra, le varianti sono tante a cominciare dal sugo. A Napoli dev'essere rigorosamente quello del ragù di carne. Per la precisione, braciole e polpette che costituiranno poi il secondo piatto (dopodiché comincia la Quaresima e la carne va eliminata). Nulla vieta, però, di optare per un sugo semplice col vantaggio del minor tempo di cottura rispetto al ragù che invece deve sobbollire lentamente per ore (in dialetto, "pippiare"). C'è un "però": le polpettine fritte. Che si scelga la strada lunga del ragù, o quella corta del sugo semplice, le polpettine fritte nella lasagna non devono mancare mai. Avvisati!

La lasagna di Carnevale



Le chiacchiere
C'è un detto che recita: "dolci sono le chiacchiere del Carnevale. Oggi, ogni chiacchiera è una bugia speciale!". E, infatti, "bugie" è l'altro nome con cui vengono chiamati questi dolci tipici. Il motivo è sempre da ricondurre al significato originario della festa che, oltre alla sospensione della quotidianità, contempla, almeno per un giorno, anche il sovvertimento della verità. Così il "povero" diventa "ricco" e può farsi beffe del "potente" non solo irridendolo, ma talvolta arrivando a bruciarne l'effigie di cartapesta. Va detto che le ipotesi sul nome sono molteplici: una delle più accreditate è che si chiamano "chiacchiere" perché per prepararle occorre giusto il tempo di una chiacchierata con gli amici e/o in famiglia. E, in effetti, è proprio così. Facili da preparare; buone da mangiare.

Le chiacchiere di Carnevale   



Il migliaccio di Carnevale

Last but not least il migliaccio. Un dolce di origine contadina (il nome richiama la farina di miglio con cui anticamente veniva preparato) che qualcuno, ancora oggi, prepara col sanguinaccio di maiale. Noi abbiamo scelto semolino, ricotta, burro e tutti gli altri ingredienti che troverete nella ricetta. Buona lettura!

Il Migliaccio di Carnevale


Insomma se per Carnevale non avete deciso dove andare, Ischia è la soluzione giusta. Certo, non siamo a Salsomaggiore, dove la festa è particolarmente sentita, però le terme ci sono ugualmente e, pure dal punto di vista gastronomico, siamo al top! Vi aspettiamo!

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