Venire in vacanza a Ischia significa venire in vacanza nel Golfo di Napoli, e perciò durante un soggiorno sull’Isola Verde approfondire, per quanto possibile, tutto ciò che le sta attorno è senz’altro un valore aggiunto.
Specie il centro storico di Napoli, il più esteso d’Europa, e patrimonio Unesco dal 1995. Ovviamente, una giornata non è sufficiente per vedere tutto, e anzi girare alla rinfusa può essere controproducente.
Per questo motivo, a suo tempo, suggerimmo la visita di Napoli Sotterranea, con accesso da Piazza San Gaetano, in via dei Tribunali. Un’escursione di grande fascino che tuttavia non rappresenta l’unico accesso per il sottosuolo della città.
Altri tre percorsi, tra loro collegati, si trovano alle spalle di Piazza del Plebisicito, nei pressi della collina di Pizzofalcone (o Monte di Dio), negli ultimi tempi resa celebre - ma non ne aveva bisogno - per una fiction televisiva ispirata ai best seller dello scrittore Maurizio De Giovanni.
Dei tre percorsi su menzionati abbiamo scelto quello chiamato "Via delle Memorie" con ingresso da Palazzo Serra di Cassano (Via Monte di Dio, 14 - Palazzo Serra di Cassano - Int. A14), uno degli edifici storici più belli di Napoli. E, infatti, la visita guidata comincia proprio dal cortile ottagonale di questo palazzo che, ricordiamo, ospita il prestigioso Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.
Il motivo è duplice: il cortile, infatti, si trova tra la bellissima scala barocca realizzata dall’architetto Ferdinando Sanfelice (1675-1748) e il portone che dà su via Egiziaca a Pizzofalcone. La particolarità di quest’ingresso, un tempo principale accesso al palazzo, è che è chiuso dal 1799.
A decidere così fu il Duca Luigi Serra di Cassano, in segno di protesta nei confronti dei Borbone rei dell’uccisione del figlio Gennaro, che pagò con la vita l’adesione alla Repubblica Napoletana ispirata ai principi di uguaglianza, fratellanza e libertà affermatisi dieci anni prima con la Rivoluzione Francese.
Dunque Palazzo Serra di Cassano è snodo fondamentale per la ricostruzione storica dell’esperienza della Repubblica Napoletana, soffocata nel sangue dalla vendetta borbonica.
Va detto, però, che non è l’unico fatto storico degno di rilievo. L’altro, da cui il nome “Via delle Memorie” dato al percorso guidato, è che tra il 1939 e il 1945 le "viscere" di Palazzo Serra di Cassano servirono da ricovero per migliaia di napoletani.
Com’è noto, il sottosuolo di Napoli "regala" decine di chilometri di cunicoli e corridoi realizzati sin dall’epoca classica. Per secoli, infatti, le maestranze locali hanno estratto tufo dalle viscere della città per la costruzione dei palazzi soprastanti.
Non solo. Le cave di Napoli si rivelarono fondamentali anche per l’approvvigionamento idrico. Ogni edificio nobiliare, infatti, aveva uno o più pozzi che prendevano l’acqua dalle cisterne realizzate sotto il livello stradale.
Recuperare alla memoria una storia così complessa e "stratificata" non è stato affatto semplice. Il merito principale è di un’equipe di geologi che, nel 2007, durante una campagna di scavi nella galleria borbonica voluta da Ferdinando II dopo i moti del 1848, scoprirono un collegamento tra questa e un'altra serie di ambienti caveali riadattati appunto a ricoveri bellici.
Dopo vari lavori di scavo e messa in sicurezza, il sito è stato aperto al pubblico dall'Associazione Culturale "Borbonica Sotterranea" nel 2010. Nel caso della “Via delle Memorie” l’escursione termina in corrispondenza del parcheggio di Via Domenico Morelli. Prima, però, si passa per l’ex Deposito Giudiziale Comunale dove, dagli anni '50 ai '70 del secolo scorso, venivano immagazzinati e catalogati tutti i reperti provenienti da sfratti, sgomberi e sequestri di polizia. Sempre in quest’ambiente, inoltre, è stata rinvenuta una statua raffigurante Aurelio Padovani, fondatore dei Fasci di Combattimento Napoletani e morto nel 1926 a causa del crollo di un balcone.
Insomma, se hai intenzione di venire in vacanza a Ischia, farai bene a considerare durante il soggiorno una gita nella città di Napoli. Sono solo 18 le miglia nautiche che dividono l’isola più grande dell’arcipelago flegreo dal capoluogo partenopeo. Cinquanta minuti di aliscafo; poco più col traghetto (qui gli orari traghetti e aliscafi Ischia-Napoli) per approfondire la millenaria storia dell’antica capitale del Regno delle Due Sicilie.
Per maggiori informazioni su percorsi, ingressi e modalità di visita degli ambienti della Galleria Borbonica consultare il sito: www.galleriaborbonica.com.
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