Ischia Ponte è il borgo storico per eccellenza dell’isola, un luogo dove la vita scorre ancora con ritmi legati al mare e alle tradizioni. Con il suo dedalo di vicoli acciottolati che conducono al maestoso Castello Aragonese, questa località conserva intatta la sua identità, mantenendo vivo il legame tra passato e presente. Oggi, tra le sue stradine, si trovano librerie indipendenti, gallerie d’arte, botteghe artigianali e ristoranti che propongono il meglio della gastronomia locale. Ischia Ponte è anche un punto di riferimento per il cinema e gli eventi culturali, oltre a offrire uno degli scorci più suggestivi dell’isola con la sua vista sul castello e il mare.
Il borgo di Ischia Ponte si è sviluppato all’ombra del Castello Aragonese, la fortezza voluta da Alfonso V d’Aragona nel XV secolo, costruita su una rocca già abitata in epoca antica. Nei secoli, è stato un baluardo difensivo contro le incursioni saracene e un rifugio sicuro per la popolazione. Uno dei personaggi storici legati al castello è Vittoria Colonna, poetessa del Rinascimento e mecenate, che qui, nel 1509, sposò Ferrante d'Avalos e qui, dopo la morte di quest'ultimo, visse parte della sua vita. In suo onore, lo scultore Giuseppe De Angelis ha realizzato una statua che si trova nel Piazzale delle Alghe, diventata uno dei simboli del borgo.
Nel cuore di Ischia Ponte, il Castello Aragonese domina il paesaggio dall’alto di un isolotto di roccia trachitica, collegato alla terraferma da un ponte costruito nel 1447 per volere di Alfonso V d'Aragona. La sua origine è incerta: secondo alcuni studiosi, il primo insediamento fortificato risalirebbe al 474 a.C., quando Gerone I di Siracusa, in seguito alla vittoria contro i Tirreni, avrebbe ricevuto l’isola dai Cumani; altri, invece, ritengono che il nome originario, "Castrum Gironis", non derivi da Gerone I, bensì dal "giro di mura" che cingeva la roccaforte. Nel corso dei secoli, il Castello divenne un rifugio per la popolazione locale, specialmente dopo l’eruzione dell’Arso del 1301, arrivando a ospitare fino a duemila famiglie. Come scritto poco sopra, tra le figure storiche legate a questo luogo spicca Vittoria Colonna, poetessa del Rinascimento, che nel 1509 sposò Ferrante d’Avalos nella Cattedrale dell’Assunta, oggi spazio aperto destinato a eventi culturali dopo che i bombardamenti anglo-borbonici del 1809 ridussero la chiesa, e gran parte della fortezza, a un cumulo di macerie. Il Castello ha ospitato anche un convento di Clarisse, fondato nel 1575 da Beatrice Quadra, vedova d’Avalos, con un suggestivo cimitero sotterraneo. Dopo un periodo come carcere borbonico, il maniero fu venduto ai privati nel 1912 e oggi rappresenta uno dei simboli più affascinanti di Ischia, con le sue iniziative culturali, gli scorci mozzafiato e la celebre terrazza degli ulivi, sospesa tra cielo e mare.
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Il Castello Aragonese sopra e sotto il mare
Le chiese di Ischia Ponte rappresentano un prezioso patrimonio storico e artistico, testimoniando la profonda devozione religiosa e la ricchezza culturale del borgo. Dalla maestosa Cattedrale di Santa Maria Assunta alla suggestiva Chiesa Collegiata dello Spirito Santo, fino alla più intima Arciconfraternita di Santa Maria di Costantinopoli, ciascun luogo di culto conserva opere d’arte, tradizioni e vicende che raccontano secoli di storia dell’isola.
Successora della cattedrale distrutta nel 1809 nel Castello Aragonese, la Cattedrale di Ischia Ponte conserva opere di pregio, tra cui un San Giuseppe di Alfonso Di Spigna e una tela di Giacinto Diano nell’abside maggiore. Di rilievo è il fonte battesimale dove nel 1654 fu battezzato San Giovanni Giuseppe della Croce, patrono dell’isola. La sua imponente cupola domina il borgo ed è visibile da diversi punti panoramici (vd. foto).
Costruita tra il 1636 e il 1676, fu elevata a collegiata nel 1851. Conserva importanti opere d’arte, tra cui una Pentecoste di Alfonso Di Spigna e una Madonna delle Grazie di Paolo De Matteis. La chiesa, accessibile tramite una scalinata, è anche luogo di venerazione per San Giovanni Giuseppe della Croce.
Fondata nel ’600 e solitamente chiusa al pubblico, l'Arciconfraternita Santa Maria di Costantinopoli è visitabile durante i festeggiamenti di San Giovanni Giuseppe della Croce. Al suo interno si trovano affreschi biblici e un organo sopra il portale d’ingresso. L’ultimo restauro, avvenuto agli inizi del millennio, ha riportato alla luce queste immagini devozionali che, pur non essendo di alto valore artistico, contribuiscono a definire l’atmosfera suggestiva della chiesa.
Ischia Ponte è anche il luogo di nascita di San Giovanni Giuseppe della Croce (15 agosto 1654 - 5 marzo 1734), patrono dell’isola. La sua casa natia è ancora visibile nel borgo e ogni anno, il 5 marzo (data della morte), e la prima domenica di settembre (in ricordo della nascita), nel borgo si celebrano in suo onore solenni festività religiose che mantengono il sapore delle antiche tradizioni isolane.
Ogni mattina, tempo permettendo, le barche provenienti dal golfo di Napoli (perlopiù da Procida e Ischia; qualche volta da Pozzuoli) attraccano nel borgo per vendere il pesce fresco ai residenti. È un rito che si ripete da generazioni: gli isolani si avvicinano ai pescherecci per scegliere il pescato migliore, tra orate, seppie, gamberi e polpi. Un momento di scambio che mantiene vivo il legame con la tradizione marinaresca dell’isola.
Il fascino senza tempo del borgo ha catturato l’attenzione di molti registi, rendendolo una delle location più apprezzate per il cinema e la televisione.
A fine giugno, il borgo diventa la cornice dell'Ischia Film Festival, evento ideato da Michelangelo Messina, che attira star e appassionati di cinema nella suggestiva location del Castello Aragonese. A settembre, invece, il borgo riecheggia di domande esistenziali grazie agli approfondimenti culturali promossi dall'InPhilosophy Festival.
Passeggiando per Ischia Ponte, tra il suono del mare e le botteghe storiche, si scopre un borgo che è anche un piccolo centro culturale. Qui, libri, arte e tradizione si intrecciano, raccontando storie di passione e creatività.
Il Museo del Mare, ospitato nell’iconico Palazzo dell’Orologio, raccoglie la storia della marineria ischitana: strumenti di bordo, antiche fotografie e racconti di una comunità che ha sempre vissuto in simbiosi con il mare. Un piccolo scrigno di memoria, dove il passato rivive attraverso testimonianze e oggetti legati alla pesca e alla navigazione.
La Libreria Imagaenaria, fondata da Barbara Salamancha ed Enzo Migliaccio, è un punto di riferimento per lettori e appassionati di cultura. Oggi, con Antonietta e Fabio, continua a offrire un’accurata selezione di libri d’arte, fotografia e volumi dedicati alla storia dell’isola. Riconosciuta dal Ministero della Cultura nel 2021 come libreria di qualità, è un luogo che invita alla scoperta, tra edizioni rare e incontri letterari.
Ischia Ponte è anche un borgo d’arte, con spazi espositivi che raccontano l’isola attraverso le opere di artisti locali e internazionali.
Tra librerie, gallerie e atelier, Ischia Ponte non è solo storia e mare, ma anche un luogo di creatività viva, dove il passato dialoga con il presente attraverso l’arte e la cultura.
A pochi metri dagli scogli di Ischia Ponte, si trova il sito archeologico sommerso di Aenaria, l’antico borgo romano inghiottito dalle acque. Grazie al lavoro dell’archeologa Alessandra Benini, questa storia è stata portata alla luce, rendendo il luogo una meta ideale per lo snorkeling tra resti sommersi e acque limpide. Inoltre, le acque attorno al Castello Aragonese rappresentano uno dei siti scientificamente più interessanti del Mediterraneo per due ragioni: la presenza di una vasta prateria di "Posidonia Oceanica", che ha portato all'istituzione dell’Area Marina Protetta Regno di Nettuno nel 2007, e le cosiddette "bollicine" (in dialetto 'a vullutura, la bollitura), un fenomeno di vulcanesimo secondario che rivela la complessa questione dell’acidificazione dei mari.
Un altro momento di grande suggestione per i visitatori è la Festa a Mare agli Scogli di Sant’Anna, che ogni anno si celebra il 26 luglio. La tradizione prevede una processione di barche che, partendo dal porto di Ischia Ponte, raggiungono gli scogli di Sant’Anna per una celebrazione religiosa in onore di Santa Anna, con fuochi d’artificio e canti popolari. Un evento che trasforma il borgo in un palcoscenico di luci e suoni.
Nel cuore del borgo si trova il Triangolo del Gusto di Boccia, un piccolo circuito gastronomico che racchiude tre tappe fondamentali: il Panificio Antico, dove il profumo del pane appena sfornato avvolge l’aria; il Minimarket, che seleziona i migliori prodotti locali; e Bisboccia, dove gli stessi ingredienti si trasformano in piatti gustosi pronti da servire. Per una pausa saporita, il Kiwi Jam Pub è un punto di riferimento con drink e spuntini in un’atmosfera informale, mentre gli amanti della carne trovano in Porca Vacca la meta ideale, grazie a tagli selezionati e cotture alla brace che esaltano la tradizione. Per una pizza fragrante e fedele alla ricetta ischitana, invece, Pirozzi è un indirizzo imperdibile, con impasti curati e ingredienti freschi. Ischia Ponte è anche il luogo perfetto per concedersi un caffè con vista: sedersi da Cocò, di fronte al Castello Aragonese, è un piccolo rituale che accomuna turisti e abitanti. Per un aperitivo d’autore, il Monzù Bar offre cocktail preparati con maestria e un’accoglienza che negli anni ha conquistato una clientela affezionata. Infine, a La Virgola, locale storico del borgo, nacque alla fine degli anni ’70 la celebre Zingara, il panino con prosciutto, pomodoro e maionese diventato un’icona della gastronomia ischitana. Ogni luogo, ogni piatto racconta un pezzo di Ischia Ponte, un borgo dove la tavola è un punto d’incontro e il sapore si intreccia con la storia.
Come arrivare a Ischia Ponte:
Panoramico, ottima gestione della clientela, servizio navetta puntuale, gestori e camerieri molto cordiali